Vuoi diventare volontario ABIO?
Il compito del volontario ABIO è quello di realizzare una buona accoglienza nei confronti del bambino ricoverato e sostenere le famiglie durante la permanenza in Ospedale, inserendosi con discrezione e disponibilità tra le diverse figure che operano in Ospedale. Per diventare volontari ABIO è richiesta un'età minima di 18 anni e, per ragioni assicurative, massima di 69.
Il volontario ABIO non è un volontario del tempo libero, bensì una persona consapevole che il proprio impegno, unito a quello altrui, costituisce un valore sociale. Non basta amare i bambini per essere un buon volontario, sono necessarie motivazioni profonde, creatività, capacità di relazione, tempo e costanza da dedicare a tutti gli impegni che vengono richiesti.
Per questo ABIO richiede ad ogni volontario:
- la partecipazione obbligatoria al corso di formazione;
- un turno settimanale di minimo 3 ore con regolarità per almeno un anno;
- la regolare partecipazione agli incontri di gruppo (riunioni e manifestazioni) e aggiornamento (formazione permanente).
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Formazione
ll volontario ABIO si offre come presenza positiva e sorridente all'interno del contesto ospedaliero. Si tratta di un ruolo delicato per il quale occorrono una particolare predisposizione e una formazione seria e continua. Accoglienza, gioco, ascolto, attenzione ai bisogni e collaborazione discreta con il personale sanitario sono le parole che contraddistinguono il servizio ABIO.
La formazione è pertanto un momento essenziale nel percorso del volontario ABIO.
Per diventare volontari ABIO è obbligatorio frequentare un corso di formazione di base che ha l'obiettivo di offrire indicazioni e spunti per sollecitare nell'aspirante volontario riflessioni sulla sua scelta di servizio e su alcuni momenti che possono caratterizzare la quotidianità dei reparti.
Il corso per aspiranti volontari è articolato in un primo incontro informativo nel corso del quale vengono illustrati la storia, l'organizzazione, gli scopi ABIO, il ruolo di volontario e le regole di comportamento. Segue la parte teorica che prevede spunti di riflessione su:
- conoscenza di sé come persona e come volontario, l'ascolto, la comunicazione e la compatibilità con il ruolo e i compiti del volontario ABIO;
- relazione con il bambino ospedalizzato e la sua famiglia;
- aspetti igienico/sanitari e norme di comportamento durante il servizio;
- importanza del gioco per il bambino e possibilità di intrattenimento ludico/creativo.
Dopo aver svolto la parte teorica l'aspirante volontario, se ritenuto idoneo, dovrà proseguire la formazione con un tirocinio di 60 ore in reparto, costantemente affiancato da un volontario attivo.
Per i volontari già in servizio sono previste iniziative di formazione permanente con aggiornamenti su varie tematiche in base ai bisogni del gruppo o alle condizioni in cui questo si trova ad operare all'interno della struttura ospedaliera.